mercoledì 9 febbraio 2011

25 - NUCCIA TOLOMEO: VII CONVEGNO DIOCESANO

TAPPE DI UN CAMMINO DI FEDE
"La Serva di Dio NUCCIA TOLOMEO verso la gloria"
mercoledì 26 gennaio 2011 - ore 17,30
Chiesa del Monte in Catanzaro


• 19 (10).04.1936 - Nuccia nasce a Catanzaro Sala.
• 24.01.1997 - Nuccia muore a Catanzaro Sala.
• 26.01.2007 - 1° Convegno a Materdomini: L’arcivescovo annuncia il processo di beatificazione: è utile, è opportuno, è doveroso!
• 22.04.2007 - 2° Convegno nella chiesa di San Giuseppe.
• 23.01.2008 - 3° Convegno nella chiesa di San Giuseppe.
• 23.01.2009 - 4° Convegno nella chiesa di San Giuseppe.
• 16.07.2009 - Editto di inizio del Processo di beatificazione.
• 24.01.2010 - 5° Convegno nella chiesa di San Giuseppe: Conclusione del processo diocesano di beatificazione.
• 17.09.2010 - Esumazione dei resti mortali di Nuccia dalla tomba.
• 01.11.2010 - 6° Convegno nella chiesa del Monte:
Collocazione dei resti mortali di Nuccia accanto al Crocifisso.
• 26.01.2011 - 7° Convegno nella chiesa del Monte:
Tappe di un cammino di fede "La serva di Dio Nuccia Tolomeo verso la gloria".


La chiesa diocesana di Catanzaro-Squillace ha vissuto un momento intenso di spiritualità mercoledì 26 gennaio 2011, alle ore 17,30, nella chiesa del Monte in Catanzaro, dove è stato celebrato il settimo convegno sulla serva di Dio Nuccia Tolomeo, nella ricorrenza del primo anniversario della conclusione del processo di beatificazione e del 14° anniversario della morte. Nella stessa chiesa sono collocati i resti mortali di Nuccia nella cappella del Crocifisso: la tomba è visitata ogni giorno da centinaia di fedeli. Ancora è viva la commozione del giorno 1 novembre 2010, solennità di tutti i Santi, quando in modo solenne sono state riposte in chiesa le venerate reliquie, durante il 6° convegno diocesano.
La presenza dell’arcivescovo Mons. Antonio Ciliberti, che ha concelebrato con altri otto sacerdoti, per ringraziare Dio per il dono della sua serva, ha dato all’avvenimento un carattere e un significato particolari. Come segno e testimonianza della sua devozione personale e della importanza della fama di santità che via via Nuccia ha assunto nella vita della chiesa diocesana per i suoi messaggi intrisi di sapienza dello Spirito Santo, anche nei precedenti sei convegni l’arcivescovo era stato presente.


Il convegno si è svolto alla presenza di almeno 250 fedeli in un clima di grande fervore spirituale, soprattutto nei momenti in cui si è ascoltata la voce di Nuccia.

Lei è stata la protagonista del convegno: abbiamo ascoltato la sua voce per ben 11 minuti in tre momenti diversi. Ha, dapprima, parlato di sé e del significato del dolore nel progetto di Dio; poi nella celebrazione eucaristica, al momento della preghiera dei fedeli, ha recitato una invocazione allo Spirito Santo e, infine, ha trasmesso un messaggio in cui ha trattato le caratteristiche della vera gioia. Ha detto Nuccia: “La vera gioia nasce dall’esistere e dall’essere creature libere in un mondo meraviglioso, fatto per noi; nasce dalla consapevolezza di essere amati, dalla capacità di amare, di pensare, di scegliere. La felicità nasce dall’agire bene, dal godere di ogni dono di Dio; per cui dovremmo essere sempre lieti e riconoscenti… La vera felicità è fatta di semplicità… Non conosco io il profumo dell’erba e vorrei tanto poterla odorare in un mattino d’estate. Fatelo voi per me e gioite. La felicità è alla portata di tutti, non cercatela su strade lontane, sbagliate. Apprezzate la vita e vivetela con grande rispetto, ricordando che nel rispetto della vita sta la vera libertà”. Pensieri stupendi!

Due sono stati i momenti strutturali del convegno:
il primo momento (circa 38 minuti) è stato un excursus delle varie tappe del cammino di fede verso la beatificazione di Nuccia. Si è parlato dei 6 precedenti convegni realizzati nell’arco di 4 anni. Il primo, celebrato a Materdomini il 26 gennaio 2007 con la partecipazione del conduttore di radio Maria Federico Quaglini, è stato memorabile per le parole dell’Arcivescovo: “E’ giusto, è opportuno e doveroso il processo della beatificazione di Nuccia”. Seguirono altri 4 convegni celebrati tutti nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe nel quartiere di Pianocasa, il cui parroco Don Salvino Cognetti è stato di una disponibilità e di una accoglienza straordinaria. Il quinto convegno, celebrato il 24 gennaio 2010, è coinciso con la conclusione del processo diocesano, iniziato il 16 luglio 2009, giorno di San Vitaliano, con la promulgazione dell’Editto in cattedrale dinanzi a tutto il clero diocesano e a tantissimi fedeli.

La prima parte del convegno è stata introdotta dal vicepostulatore della Causa, il cappuccino Padre Pasquale Pitari, e dal seguente film di 27 minuti, composto dallo stesso.



Rivolgendosi a Nuccia, Ida ha ricordato: “Il tuo ‘amen’ è divenuto un alleluia’”. Tra le altre cose la signora Ida ha detto: “Sei stata una piccola donna, umile, semplice, ma grande nell’amore, nell’abbandono, nella fiducia verso il Signore. Sei stata una creatura piena di gioia di vivere, nonostante le tue condizioni e il tuo corpo contorto”.


Il secondo momento è stato una solenne liturgia concelebrata dall’Arcivescovo con il Padre Provinciale dei Cappuccini, padre Giambattista Urso, e altri sette sacerdoti con la partecipazione di due diaconi.
La liturgia è stata animata dal coro “SS. Trinità” guidata dalla signora Maria Pullano e all’Organo Gerardo Pullano. Liturgista e maestro di cerimonie il signor Alberto Lorenzo. La particolarità della celebrazione è legata ai due momenti dell’ascolto della voce di Nuccia durante la preghiera dei fedeli (4 minuti) e dopo la santa comunione (altri 4 minuti).

Nell’omelia l’arcivescovo ha parlato della cristificazione di Nuccia e della comune vocazione alla santità. Significative le parole dell’Arcivescovo: “Ella (Nuccia) è la proposta incarnata della santità di Cristo nella povertà della sua vita”. “Con Cristo Nuccia ha realizzato davvero quest’intimo rapporto, questa perfetta relazione. E il Signore ha voluto suggellare la bontà di questo rapporto, di questa perfettissima comunione, facendola partecipe della sua passione, come autentica anima della vera gioia cristiana”.




Il convegno è stato arricchito dalla presenza di diverse reliquie della serva di Dio: la sedia su cui lei è vissuta tutti i suoi anni, alcuni indumenti e, soprattutto, i suoi scritti.

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