mercoledì 1 settembre 2010

6 - LA SPERANZA DI NUCCIA

Nuccia era molto attenta ai problemi e ai bisogni degli altri. Venivano volentieri a trovarla ed entravano in confidenza con lei, le raccontavano le loro storie, i problemi e insieme pregavano. Accoglieva e ascoltava tutti, incoraggiava, rassicurava e apriva loro le porte della speranza, perché voleva che tutti conoscessero e amassero il buon Dio e a molti di loro dava in dono la Bibbia o il Vangelo o la Corona del Rosario.
A Radio Maria fa una riflessione profonda, quanto delicata, sulla speranza: 

“La speranza è coraggio, ottimismo, sicurezza. Quella sicurezza, naturalmente, che viene da Dio ed è decisione, gioia, pace. E noi che abbiamo fede, che crediamo, siamo gli uomini della speranza. … Non chiudendoci in noi stessi, nel nostro passato, nel nostro peccato. Bisogna che noi usciamo fuori del nostro guscio… metterci nelle mani di Colui che è capace di colmare ogni vuoto, credere che il bene è più forte del male, essere convinti che il domani, costruito da Dio, sarà più bello dell'oggi. Gesù è morto ed è risorto, per darci speranza e fare di noi delle persone capaci di comunicare speranza agli altri. ‘Ecco io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo’, dice Gesù (Matteo 28,20)… Gesù si è schierato dalla nostra parte, di cosa abbiamo paura?
Anche quando ci sentiamo soli, abbandonati anche da Lui e non vediamo le sue orme, ricordiamoci che in quei momenti Gesù ci tiene in braccio. E se Lui è con noi e noi con Lui, opera e agisce in noi e diventiamo suoi strumenti, vi assicuro che anche con uno strumento stonato Gesù il Signore, il Salvatore, suonerà una buona musica. Alleluia.”
“Fissate i vostri occhi negli occhi di Gesù e guardate in alto; anche se ci sono nuvole nere, nebbia, c’è sempre un pezzo di cielo più luminoso, per farvi sperare” (dalla lettera a Rita Rocca). “Il suo preziosissimo Sangue è l’unico solvente, che scioglie il peccato e la sua Croce è l’unica speranza”.
Unita alla Croce di Cristo Nuccia ha testimoniato la forza della speranza soprattutto con il suo esempio. Benché il suo corpo fosse contorto e, quindi, poco efficiente, sapeva di avere una missione particolare affidatale da Gesù: annunziare a tutti la Parola di Dio e con essa una speranza di vita nuova. “Gesù mio, fa che tutti vengano a Te! Quanti dolori si mitigano vicino a Te! Quante pene hanno conforto vicino a Te: ogni speranza si realizza, ogni timidezza si fa audacia, le tenebre si diradano, le vocazioni si riconfermano”.
La coscienza che Nuccia aveva della sua missione è espressa da questa sua preghiera rivolta a Gesù: “La tua potenza d’amore faccia di me un cantore della tua grazia, trasformi il mio lamento in gioia perenne: un inno alla vita che vinca la morte e sia messaggio di speranza per molte anime tristi”. Queste anime tristi, vittime di una cultura di morte, sono i destinatari del seguente messaggio: “Ho riflettuto tanto in quest’ultimo periodo sui tristi eventi di morte, che sono accaduti, ed è per questo che ho scritto il mio pensiero. Mi rivolgo a tutti voi, miei buoni fratelli e sorelle in ascolto, in nome di Cristo, che in modo così singolare questa sera si serve di me per riunirvi da più parti del mondo, parlare al vostro cuore, comunicarvi il suo Santo Spirito e fare di ogni credente un operatore di verità e di pace, un testimone di luce, che brilla nelle tenebre. Viviamo purtroppo tempi tenebrosi, bombardati da una spietata cultura di morte, che vorrebbe spegnere ogni speranza. Quante guerre, quanti suicidi, quanti omicidi,… Quante creature fanno scelte di morte…”. “E’ urgente - diceva - spargere a piene mani semi di speranza, nell'ambiente in cui si vive, nel silenzio, con umiltà”.
“Fratelli e sorelle, è tempo di andare. Il mondo ci attende, ha bisogno di noi, perché vaga nelle tenebre e rischia di perdersi nel buio dei nostri tempi. La nostra società, così ricca, sazia di benessere, è vuota d'amore, di gioia e di speranza”. “Chi ha il dono della fede non può più stare a guardare, né deve disperare, ma mettere mano all'aratro, perché il Padre chiama tutti a collaborare con Lui, per la salvezza dell'umanità”. “Ricordati sempre: qualcuno attende che tu, fratello o sorella, stenda la tua mano benefica e pronunzi una parola d'incoraggiamento, di speranza, di perdono”. E in un’altra esortazione: “Siate disponibili, solidali, condividete, amate, donate speranza; non fate passare questo tempo invano, siate generosi verso tutti, specialmente verso gli ultimi, i più abbandonati”.
I fratelli ristretti in carcere avevano bisogno urgente di speranza. In diversi modi, con i messaggi a Radio Maria e con centinaia di lettere li rincuorava: “Miei cari, ricordate che finché c’è vita c’è speranza, come anche un rimedio ad ogni errore. Pregate e nella preghiera confidate tutto a Gesù. In ogni circostanza ricorrete a Lui. In ogni cosa cercate Lui. In tutti gli eventi tristi o lieti, fidatevi di Lui e siate disposti umilmente a compiere la sua volontà. Lui è pronto ad aiutarvi, specialmente nei particolari momenti, in cui le strade della vita si incrociano col dolore”. A un fratello in difficoltà scrive: “La strada che dovrai percorrere sarà lunga e insidiosa. Le tentazioni e la malvagità saranno al tuo fianco per scoraggiarti. Abbi fede. La speranza e la gioia di vivere non dovranno mai morire in te”.
Oltre i carcerati anche i giovani erano il suo assillo. In un messaggio autobiografico cosi si esprime: “La luce della fede mi ha fatto attingere alla Sapienza Divina e, senza rendermene conto, sono molto attenta ai bisogni degli altri e molti sono coloro che mi vengono a trovare, specialmente i giovani, che entrano in confidenza e mi raccontano le loro storie e i loro problemi. Ed io sono pronta ad ascoltarli, ad incoraggiarli, a rasserenarli e ad aprire i loro cuori alla speranza, a dir loro che Dio è Amore”. Li esortava a vivere puri: “Cari ragazze e ragazzi, non bruciate le tappe della vostra vita negli anni in cui nasce la speranza. E’ bello amare un ragazzo o una ragazza! Amatevi con un cuore puro e un corpo vergine! La sessualità non matura può provocare molti drammi e tante piaghe nella nostra società”. E in una sua preghiera: “Benedici, Signore, i giovani, Tu li ami di un amore grande, dona loro la luce della fede, perché senza di essa la loro vita è notte disperata. Rendili docili alle tue ispirazioni, rendili forti, senza egoismi, illuminati di speranza e di gioia”.
Se Gesù è la fonte della speranza, la chiesa, che prolunga nel tempo e nello spazio la missione di Gesù, che ruolo ha? “In questo momento storico tanto buio – dice Nuccia - l’unica luce, speranza di salvezza, viene dalla chiesa che è fondata saldamente sulla Parola di Dio ed è attenta ai segni dei tempi”. Sulla chiesa invoca lo Spirito Santo: “Rafforza e dona unità alla chiesa, la sposa tua diletta. Suscita santi sacerdoti e fa che siano servitori e propagatori del tuo Regno, ottimi operai della tua vigna. Sostieni il Sommo Pontefice, che è la pietra angolare della tua Chiesa. Benedici le parrocchie, tutti gli ordini religiosi e fa che tra di loro regni la pace”.
Anche Maria, mamma di Gesù e mamma della chiesa, ha un ruolo importantissimo per la promozione della speranza. Nuccia sempre la pregava, soprattutto col rosario. Nel messaggio per il mese di maggio scrive: “Ti affido, o Maria, tutti i tuoi figli lontani, dispersi, che sono nelle tenebre, che sono nel dubbio. Hanno bisogno di un tuo bagliore, della tua luce, della tua speranza. Ti affido il mondo intero, tutta l’umanità. Stiamo vivendo un periodo sconvolto dal crollo delle ideologie e dei sistemi politici e sociali: c’è confusione e buio. Tu, che sei aurora di speranza, apri nuovi orizzonti fra i tanti errori causati dal materialismo dilagante e dalle mille illusioni del mondo”. “Regina della pace, Madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, stringici a Te, benedicici”.
La conclusione più ovvia di questa riflessione sulla speranza in Nuccia è ricordare le stesse parole con cui ella chiudeva spesso i suoi interventi a Radio Maria: “Spargete a piene mani il seme della speranza e dell’amore”!

2 commenti:

Padre Pasquale Pitari ha detto...

O Signore, grazie per averci donato Nuccia! La forza del suo messaggio di speranza conquide la mente di chi Ti cerca con fiducia.

robertamannaioli ha detto...

cara Nuccia...sei vicina all'Altissimo e tu ci osservi con i tuoi occhi pieni di vita,d'amore e di speranza...che aime' non ho avuto la fortuna di poter ammirare di persona...adesso mi rivolgo a te con il pensiero e guardando solo un immagine su carta...guidaci verso la continua accettazione delle nostre piccole e grandi sofferenze di modo che possiamo sempre Lodare il Signore,come hai fatto tu,cercando di imparare sempre dalle nostre eperienze,negative o positive che siano;regalando a tutti la gioia di un sorriso....sempre.grazie Nuccia