domenica 5 settembre 2010

19 - FAMA DI SANTITA' DI NUCCIA

Mentre era in vita Nuccia godette fama di santità presso coloro che la frequentavano, ma in modo molto discreto. Le persone notavano in lei un di più che era ricollegabile alla sua vita spirituale, alla sua fede immensa e gioiosa. Faceva tanto bene, ridava la pace, sapeva parlare di Dio, pregava, ascoltava, consolava, incoraggiava, da sorella, senza mai isolarsi. La stima che riscuoteva, perché anima bella posseduta da Dio, era per molti sinonimo di santità.

Alla sua morte più persone hanno detto: E’ morta una santa. Lo disse pure il sacerdote (io, Padre Pasquale Pitari, che sono stato confessore e consigliere spirituale di Nuccia dal 1990 fino alla morte) nell’omelia.











Tutti coloro che erano andati a visitarla avevano percepito in lei qualcosa di unico e di eccezionale. La voce era unanime: Nuccia era stata un’anima bella innamorata di Dio e piena di zelo per le anime. Durante le esequie risuonavano queste convinzioni.

Negli anni successivi alla morte la sua tomba divenne meta di pellegrinaggio di tanti devoti. Su di essa c’è sempre un fiore fresco. Non poche persone invocano la sua intercessione. Ancora oggi (2010) dopo 14 anni dalla sua morte, le persone che la conobbero la ricordano con immutato affetto.


I cinque convegni diocesani su Nuccia, presieduti dall’Arcivescovo di Catanzaro-Squillace Mons. Antonio Ciliberti, furono partecipati da tante persone. Al primo convegno, celebrato nella parrocchia di Materdomini in Catanzaro il 26 dicembre 2007 nel decimo anniversario della morte, durante il quale l’Arcivescovo annunciò che era utile, opportuno, ma anche doveroso, iniziare il processo della beatificazione, furono presenti circa 350 persone, nonostante il freddo pungente e la giornata feriale di venerdì.


Oggi, con la circolazione dei suoi scritti, soprattutto del suo testamento, con la creazione del sito internet www.nucciatolomeo.it , contenente i messaggi, la corrispondenza, un album di foto e centinaia di video in cui si può ancora ascoltare la voce di Nuccia, la sua conoscenza è certamente aumentata e così anche la sua fama di santità, soprattutto presso i gruppi di Rinnovamento nello Spirito, i gruppi di preghiera “Padre Pio”, l’UNITALSI e nell’ambiente ospedaliero del "Pugliese" di Catanzaro, dove il 1° agosto 2009 nella cappella è stata tenuta la prima sessione del processo diocesano di canonizzazione della Serva di Dio.


E’ unanime la convinzione che il messaggio di Nuccia potrà giovare ai disabili, valicherà i confini della diocesi di Catanzaro-Squillace e raggiungerà il mondo della cultura. La sua vita e i suoi scritti sono, infatti, una risposta di Dio all’uomo di oggi che si pone il problema della sofferenza, del testamento biologico, dell’eutanasia e della dignità della vita nella sofferenza.
La fama di santità di Nuccia è essa stessa frutto della grazia. Essa non è una costruzione umana legata chissà a quali interessi, né i parenti hanno fatto qualcosa di extra per l’affermazione della fama di santità. Sembra più giusto dire che è sorto spontaneo il bisogno presso il popolo di Dio di valorizzare il messaggio evangelico, ascetico e mistico di questa creatura toccata dalla grazia. Il messaggio sulla sofferenza di Nuccia è un fatto evangelico-culturale originale e profondo, moderno ed attuale. L’uomo di oggi ha bisogno di ascoltare il messaggio di Nuccia. Essa è stata un dono di Dio all’uomo tecnologico del 20° secolo.

Dio si è servito di Nuccia, debole creatura, per annunciare al mondo ancora una volta il suo messaggio d’amore. Nessuna motivazione puramente umana può giustificare l’affermazione e la diffusione della fama di santità di Nuccia. E non risulta che circolino giudizi contrari alla sua fama di santità.

1 commento:

Angela 1982 ha detto...

Dal suo letto di sofferenza, Nuccia ha lasciato a tutti un grande messaggio d'amore e di fede, inneggiando alla vita ed alla bellezza del creato, opera delle mani di quel Signore che lei ha sempre amato ed al quale ha offerto i suoi patimenti per i fratelli che versavano nel dolore fisico e spirituale.